Disidratarsi significa perdere più acqua e anche sali minerali, di quanta se ne assuma, al punto che il corpo non ha abbastanza liquidi per funzionare correttamente.
Le stagioni calde ed umide vedono regolarmente aumentare i casi di malesseri e disturbi legati a fenomeni di alterazione dell’equilibrio idro elettrolitico.
Con il caldo e l’aumento della temperatura esterna, la cessione di fluidi nei confronti dell’ambiente esterno, può assumere proporzioni molto elevate, che senza difficoltà arrivano a comportare variazioni giornaliere del peso ponderale nell’ordine dei chilogrammi.
Oltre all’entità di queste alterazioni, va considerato come esse siano caratterizzate da uno sviluppo molto rapido, fattore che spesso limita la capacità di arginarne le conseguenze a causa della sproporzione tra la quantità d’acqua e microelementi perduta dall’organismo e quella assunta durante la giornata.
Una delle prime questioni che il medico o il nutrizionista sono chiamati a considerare è, in quest’ottica, la valutazione dello stato generale di idratazione del paziente, ecco alcuni segnali che ci devono far pensare ad una disidratazione:
Segni comuni di disidratazione lieve o moderata
- Sete intensa
- Bocca secca e appiccicosa
- Urine scure o produzione ridotta di urina
- Stanchezza o debolezza
- Mal di testa
- Capogiri o vertigini
- Pelle secca
- Crampi muscolari
- Irritabilità o difficoltà di concentrazione
Segni di disidratazione grave (richiede attenzione medica urgente)
- Assenza quasi totale di urina, o urina molto scura
- Occhi infossati
- Battito cardiaco accelerato o respirazione rapida
- Pelle fredda e chiazzata
- Stato confusionale o svenimento
- Bassa pressione sanguigna
- Letargia estrema o incoscienza
Per conservare un’ottima idratazione dovremmo bere ogni giorno l’acqua corrispondente ad un minimo del 3% del nostro peso corporeo, oltre all’assunzione di frutta e verdura per l’introduzione di vitamine e sali minerali. Queste sostanze, chiamate micronutrienti, devono essere bilanciate con la quantità di acqua presente nel nostro corpo e mantenere il cosiddetto equilibrio idroelettrolitico.
Se viene a mancare questo equilibrio per una carenza di acqua o di micronutrienti, i primi a soffrirne peggiorando la sua efficienza sono il cervello e il sistema immunitario.
✅ Come prevenire la disidratazione, primi interventi
- Bere regolarmente, anche se non si ha sete
- Consumare frutta e verdura ricca d’acqua (es. cetrioli, anguria)
- Aumentare l’assunzione di liquidi durante il caldo, febbre, diarrea o attività fisica
Importante ricordare che il primo intervento è: identificare la magnitudo della disidratazione con un’analisi accurato dei valori di acqua della composizione corporea in sede di visita nutrizionale
Dott.ssa Maria Laura Pastorino
- Biologo Nutrizionista
- Fitness coach
- Medicina sistemica – PNEI
Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.
