Scrivo su due importanti parametri che definiscono la salute vascolare, li possiamo rapportare nel VHM, Vascular Health Map, un cruscotto clinico rapido per il cuore e i vasi, che ci permette leggere la salute del sistema vascolare, con precisione fisiologica e senza essere invasivo, utilizzando due parametri rilevati con la pletismografia, e sono:

L’indice di perfusione (IP o PI, dall’inglese Perfusion Index) che è un parametro fisiologico che indica la forza del flusso sanguigno periferico, cioè quanto sangue sta effettivamente circolando in una parte del corpo (solitamente in un dito o in un lobo dell’orecchio, dove viene applicato un sensore come quello dell’ossimetro da dito).

Viene rilevato dagli ossimetri o da monitor multiparametrici, assieme alla saturazione di ossigeno (SpO₂) e alla frequenza cardiaca. L’IP è espresso in valori percentuali o decimali, e può variare molto da persona a persona, nella visita in studio lo misuro con pletismografia.

A cosa serve?

  • Valutare l’efficacia della circolazione periferica
  • Monitorare stati di shock o ipoperfusione
  • In anestesia o terapia intensiva, serve per monitorare la vasocostrizione o vasodilatazione

Cosa può influenzarlo

  • Temperatura (mani fredde = IP più basso)
  • Vasocostrizione (es. uso di farmaci, paura, stress)
  • Problemi circolatori
  • Movimento o errata applicazione del sensore

L’altro indice è il PTT (Pulse Transit Time), o tempo di transito del polso, è un parametro fisiologico che misura quanto tempo impiega l’onda del polso a viaggiare dal cuore a una parte periferica del corpo (come un dito). È strettamente collegato alla rigidità delle arterie e alla pressione arteriosa

Il Pulse Transit Time è il tempo trascorso tra:

  1. L’attività elettrica del cuore, misurata tramite un ECG (l’onda R),
  2. L’arrivo dell’onda del polso, misurata da un sensore (come un ossimetro o PPG – fotopletismografo) posto su un dito o lobo dell’orecchio.

Cosa indica il PTT

  • Più è breve il PTT, più alta è la pressione arteriosa e/o la rigidità arteriosa.
  • Più è lungo il PTT, più bassa è la pressione o maggiore l’elasticità delle arterie.

Il PTT è influenzato da:

  • Pressione arteriosa (inversamente proporzionale)
  • Elasticità vascolare, tono simpatico (stress e a. fisica)
  • Età (aumenta con l’età la rigidità arteriosa → PTT più breve)

Usi clinici e tecnologici

Monitoraggio non invasivo della pressione arteriosa (soprattutto in combinazione con altri parametri)

Stima precoce di ipertensione, shock, o stati vascolari alterati.

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica – PNEI

Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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