Processo di digestione

La digestione richiede energia. È un processo nel quale investiamo energia, si chiama TEF, come quando fai attività fisica, i muscoli richiedono più energia e quindi più sangue. Allo stesso modo quando digerisci il tuo stomaco e intestino hanno bisogno di più energia per assimilare e metabolizzare il cibo e richiamano più sangue. Ciò significa più lavoro da parte del cuore che deve pompare più sangue per venire incontro alle esigenze dell’apparato digerente.

La digestione influisce sul cuore?

Cuore e stomaco sono molto vicino, separati dal diaframma ma strettamente connessi dal sistema nervoso. Quando digeriamo si crea un aumento dei gas nello stomaco che provoca un aumento di volume sollevando il diaframma e il cuore. Ciò scatena il sistema nervoso (nervo vago) con un iniziale abbassamento di pressione arteriosa (ipotensione) e di frequenza cardiaca (bradicardia) che provoca una risposta compensatoria, con la produzione di ormoni (adrenalina e noradrenalina) che portano all’incremento di frequenza cardiaca e un’ipertensione di conseguenza.

Pasti abbondanti affaticano il cuore

Mangiare troppo e cibi   lenta digestione, prolunga lo stato di “stress” del cuore, che deve lavorare di più per far fronte alle aumentate richieste di sangue da parte dell’apparato digerente. Inoltre, l’aumento di volume dello stomaco che costringe il cuore a lavorare in uno spazio più stretto, fa si che il cuore abbia più difficoltà a pompare il sangue. Dopo un pasto abbondante possono insorgere sintomi di pressione al petto (dolore più o meno accentuato simile all’angina pectoris) dovuti sia a problemi intrinseci del cuore (ischemia coronarica), ad un reflusso gastroesofageo, per esempio, scatenato da ernia iatale e/o posture scorrette, come mettersi sdraiati dopo pasto. Se la sintomatologia è frequente e insorge sotto sforzo o anche quando non sei sdraiata/o, ma semplicemente seduta/o, occorre stabilire se è il cuore ad avere problemi oppure la risalita di acido gastrico nell’esofago.

Sintomi al cuore da cattiva digestione

Il cuore, schiacciato dal sollevamento del diaframma spinto dalla pressione dello stomaco, reagisce in maniera brusca ed è per questo che si possono avvertire sintomi come: bruciore al petto o alla bocca dello stomaco, difficoltà a respirare, nausea, sudorazione profusa. Di solito si tratta di sindrome gastro-cardiaca.

Quindi, per evitare disturbi gastro-cardiaci non esagerare a tavola, colazione, pranzo, cena, 2 spuntini se necessario, sono giusti se equilibrati tra loro.

A cena non dovresti superare il 20% delle calorie concesse, e non coricarti prima di 3 ore dal pasto. Durante i pasti mangia lentamente, il senso di sazietà si avverte dopo 20 minuti, fai anche una sosta di 20/30 minuti, seduta/o, o una lenta camminata.

Cibi da mangiare o evitare

Ad ogni pasto mangia verdura e 2 o 4 frutti al giorno anche come spuntino. Evita o modera cibo a digestione lenta: carni grasse o insaccati, dolci industriali, superalcolici, concesso poco vino. Ad ogni pasto mangia sia cereali integrali sia proteine: carne magra, pesce, formaggi freschi e stagionati parzialmente scremati come grana o formaggio di capra non molto grasso

Cosa fare per evitare problemi

Elimina o assumi in piccole quantità bevande o cibi che possano gonfiare lo stomaco, come detto prima, alcolici, dolci, fritti se non fatti in casa e di qualità, bevande gassate o zuccherate o a base di caffeina, grassi animali, cioccolato, quest’ultimo è preferibile mangiarlo fuori pasto e senza esagerare. Mangia carne 2-3 volte a settimana, pesce 3-5 volte, verdure tutti i giorni, per fare un esempio…

Stai attenta/o al peso, bisogna monitorare l’andamento, fai attività fisica programmata e RESPIRA!

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica – PNEI

Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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