Il transfer energetico fisiologico  – Prima parte

L’equilibrio metabolico è la relazione che intercorre tra le calorie che assumiamo durante il giorno attraverso il cibo e le calorie che bruciamo.

L’energia, misurata in calorie, nel nostro corpo entra principalmente attraverso i cibi sotto forma di carboidrati, grassi e proteine.

Questo introito energetico deve essere sempre a disposizione delle richieste metaboliche del nostro corpo, nella gestione dell’infiammazione e del cervello nella gestione dello stress.

Il circuito si completa con le uscite energetiche che sono il metabolismo basale, il TEOF, l’attività fisica spontanea e il movimento che compiamo ogni giorno in seguito al lavoro e attività fisica svolta.

Il metabolismo basale comprende il dispendio energetico che serve per restare in vita, battito cardiaco, respirazione polmonare, attività cellulare, flusso del sangue, peristalsi intestinale, produzione e regolazione ormonale, termoregolazione.

In questo articolo parlerò del TEOF.

Il TEOF è l’effetto termogenico dei cibi, è definito come l’aumento o la diminuzione del tasso metabolico dopo l’ingestione di un pasto, il suo ruolo nella regolazione metabolica è molto controverso e complicato!

Il transfer energetico fisiologico e TEOF: alcune considerazioni

Una parte del TEOF risulta dall’attivazione del sistema nervoso simpatico, che dipende anche dalla distribuzione del grasso, ma non solo.

Esistono differenze nell’attività e potenza del S N Simpatico tra individui ed in particolare tra soggetti con altro tasso di grasso intermuscolare. Sappiamo che individui con una bassa attività del sistema simpatico hanno un TEOF basso, e sappiamo che nelle persone obese è più basso.

Il sistema Nervoso Autonomo modula l’effetto termogenico dei nutrienti, con una bassa attivazione del sistema simpatico, si rallenta lo svuotamento gastrico e cambia lo stoccaggio dei nutrienti.

La resistenza insulinica, in combinazione con l’aumento del grasso, provoca la maggiore riduzione di TEOF.

Quindi è fondamentale discriminare la tipologia di grasso di una persona

  • SAT: grasso sottocutaneo (non infiammatorio)
  • AAT: grasso viscerale
  • IMAT: grasso intermuscolare
  • WAT e BAT: grasso bianco e bruno

In generale, l’impatto termico cioè il consumo energetico, di un pasto completo, varia dalle 4 alle 8 ore, ma è un dato molto variabile e termina quando il consumo di ossigeno ritorna al valore pre-pasto.

L’energia è fondamentale per la sopravvivenza, tanti meccanismi complessi si sono evoluti per regolare l’apporto e il dispendio energetico per mantenere l’equilibrio del peso corporeo, la regolazione attraverso gli alimenti è molto importante e conoscerla può tornare molto utile nel momento di organizzare i nostri pasti!

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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