Il nostro cervello ospita per così dire due sistemi mentali semi-indipendenti:

  • uno arcaico, sede anche delle emozioni
  • uno più evoluto e moderno, sede della cognizione

Essi comunicano fra di loro attraverso due vie, una di queste possiamo chiamarla Bottom-up (dal basso verso l’alto). Essa si trova nella parte inferiore del nostro cervello, quella subcorticale, che è in grado, grazie alla sua attività, di arrivare alla neocorteccia, la sfera della consapevolezza. Ha un’enorme potenza di calcolo, risolve i nostri problemi, in silenzio. Il suo lavoro si svolge in modo automatico, involontario, veloce, opera nell’ordine dei millisecondi; è sempre attivo, offre risposte intuitive, impulsive, guidate dalle emozioni.

Agisce attraverso reti di associazioni, gestisce i modelli mentali del mondo e l’esecuzione delle nostre abituali attività di routine, l’attenzione a livello di riflesso, l’impulso e le abitudini meccaniche.

Il sistema comunicativo Bottom-up svolge molte operazioni contemporaneamente:

  • esamina tanti input
  • analizza tutto ciò che è presente nel nostro campo percettivo
  • sceglie cosa sia rilevante per noi in termini di sopravvivenza

L’altra via è detta Top-down (dall’alto verso il basso) è lenta o più lenta della prima, è volontaria e faticosa da utilizzare, è la sede dell’autocontrollo, la consapevolezza di sé, la riflessione e la pianificazione. Può vincere la routine dell’automatismo: silenziare gli impulsi emotivi.

È quella via che permette imparare nuovi modelli, progetti e assumere il controllo (entro certi limiti) dei nostri automatismi.

Al sistema Top- down appartengono la capacità di avere attenzione volontaria, forza di volontà, scelta razionale, con un’analisi approfondita nella scelta delle nostre risposte.

Daniel Kahnema, noto psicologo, sostiene che la mente Top-down sarebbe un personaggio secondario convinto di essere il protagonista.

Sistemi elaborazione mentale botton-up e top-down. Qual è la favorita?

Le esigenze dell’evoluzione hanno favorito i programmi che attivano la via Botton-up, utili alla sopravvivenza ma il nostro mondo odierno è molto diverso e si creano dei conflitti nella regolazione di questi due sistemi che governano le nostre risposte.

Questi sistemi si spartiscono i compiti mentali, e lo scopo sarebbe quello di permetterci ottenere i migliori risultati con il minimo sforzo.

La via Botton-up influenza profondamente il circuito Top-down ma non accade il contrario. La mente moderna è ben poco capace di effettuare cambiamenti sulle risposte emotive, e questo è evidente quando si deve intervenire su vissuti traumatici; la componente emotiva è decisamente prioritaria rispetto a quella cognitiva e la razionalità niente può fare per evitare la supremazia delle emozioni nella coscienza.

Il sistema Bottom-up è favorito dal minore costo energetico in confronto a quello Top-down che richiede un’attenzione più attiva.

Un modo di ottimizzare il rapporto fra queste due vie è quello di esercitare ripetutamente una nuova attività in modo di renderla una routine meccanica. La guida viene assunta dal sistema Botton-up, molto più economico, diventando un automatismo privo di un grande sforzo di attenzione, abbassando il costo della concentrazione deliberata e utilizzare questa energia per altri circuiti importanti, per esempio la gestione del sistema immunitario o il metabolismo.

Questa descrizione, molto semplificata, ci fa comprendere il nostro organismo. Seppur complesso, si tratta solo di uno dei meccanismi del corpo umano che continuamente cercano un perfetto equilibrio nel nostro sistema di regolazione!

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

CHIAMAMI