Cosa succede di preciso nel nostro corpo quando siamo sottoposti  ad un pericolo o situazione di stress?

Inizia un processo biologico complesso che coinvolge tutto il corpo, ed è attivato dal cervello, che si avvale di due sostanze:  un’ ormone, il Cortisolo e un neurotrasmettitore, la Noradrenalina, che propaga il segnale di allarme attraverso il sistema nervoso;  come il sistema di allarme di una casa!

La Noradrenalina veicola un messaggio: “combatti o fuggi”, responsabile delle reazioni veloci che diamo di fronte ad una minaccia, un po’ come la sirena del sistema di allarma di casa provocando un aumento del battito cardiaco, della pressione sanguinea, della contrazione muscolare, dell’attenzione e della risorsa energetica a disposizione fra altre risposte.

Il Cortisolo, chiamato anche ormone dello stress, agisce più lentamente e gestisce cambiamenti più lenti ma duraturi nel tempo, produzione di glucosio, che accelera il pensiero a livello del cervello, regola altri sistemi come la fame, metabolismo, digestione, sessualità, favorendo le azioni necessarie alla sopravvivenza. Il Cortisolo ci aiuta al recupero dallo stress e a ritrovare un nuovo equilibrio fisico e mentale

Tutti e due sono indispensabili per sopravvivere, tuttavia espressioni troppo alte o troppo basse o troppo durature di uno dei due  portano a risultati negativi nella gestione del pericolo.

 Come si attiva il sistema?

I nostri sensi percepiscono una minaccia o pericolo reale o immaginario e lo comunicano all’Amigdala tramite le nostre fibre sensoriali, e questa ghiandola induce subito una reazione di paura, aumentando la Noradrenalina e provocando un aumento dei battiti cardiaci e la pressione sanguinea per permetterci di affrontare la minaccia o scappare se necessario.

 Il Cortisolo aumenta il tasso di zuccheri ovvero il Glucosio in sangue,  e riassegna le risorse in modo di fornire energia ai sistemi  coinvolti nella risposta e rallenta altri metabolismi non necessari nell’emergenza.

Se la minaccia non è imminente  e abbiamo tempo di riflettere,  altra area del cervello, l’Ippocampo, potrebbe ricordare un’esperienza simile precedente, limitare la paura e con  una valutazione più consapevole dare una risposta più adeguata.

In queste reazioni allo stress gli essere umani attivano il sistema nervoso autonomo, composto da due braccia complementari: SIMPATICO e PARASIMPATICO, che ci aiutano nel’equilibrio delle risposte.

SIMPATICO: reazioni rapide , fight or  flight , dilata le pupille, asciuga la bocca, accelera i battiti, inibisce la digestione, contrae i muscoli.

PARASIMPATICO: percorsi di recupero,  del riposo e della digestione, contrae le pupille, stimola la sovra salivazione, diminuisce i battiti cardiaci, rilassa la vescica, rilassa i muscoli.

 E’ necessario conoscere come funzionano questi  meccanismi  per aiutarci a scegliere e gestire con più efficacia la risposta allo stress.

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

In questi giorni si sente molto parlare di Long Covid Sindrome, sai come identificarla?

La sindrome Long Covid Sindrome, o post Covid, è un insieme di disturbi e manifestazioni cliniche, sintomatologie post-virale che si presentano dopo dodici settimane della sospetta infezione e che può debilitare una persona sotto molti aspetti anche per parecchie settimane dopo la negativizzazione della risposta al virus, e cioè dopo la guarigione e la conseguente eliminazione del virus dall’organismo.

Il Long Covid Sindrome colpisce uomini e donne di ogni età, ma l’età più esposta secondo tutte le statistiche è soprattutto dai 50 ai 69 anni.

Quali sono i sintomi del Long Covid Sindrome?

I sintomi del Long Covid Sindrome possono interessare anche diversi organi, diventando una sindrome sistemica, che compromette la capacità di adattamento dell’individuo.

Non è ancora chiaro se questi sintomi sono causati direttamente dal virus o se sono provocati dallo stress o dal trauma dell’infezione come conseguenza del processo infiammatorio.

Il sintomo sicuramente più diffuso del Long Covid Sindrome è la stanchezza, seguito dalla perdita del gusto e dell’olfatto.

Un altro sintomo riportato molto frequentemente è la nebbia mentale”; problemi di memoria e di concentrazione in aggiunta alla costante sensazione di stanchezza mentale.

Dal punto di vista scientifico questa condizione è nota come “encefalomielite mialgica” o “sindrome da stanchezza cronica”, che in molti casi si manifesta proprio in seguito ad una infezione. I meccanismi alla base dello sviluppo di questa condizione, però, non sono ancora del tutto chiari.

Difficoltà ancora maggiori sono poi riscontrate da chi deve imparare a gestire malattie croniche preesistenti con tutti gli altri sintomi del Long Covid Sindrome; la risposta virale in molti casi ha accelerato la progressione delle patologie e morbilità già in corso, peggiorando il decorso con manifestazioni comuni come:

  • Vertigini
  • Mal di testa
  • Difficoltà nel sonno
  • Respiro corto
  • Palpitazioni e battito irregolare
  • Sintomi neurologici come ansia o stress
  • Dsturbi gastrointestinali, cardiovascolari e metabolici
  • Intolleranza ortostatica (salta la regolazione cardiovascolare, onda THM)
  • Iper-sudorazione
  • Eritemi cutanei
  • Perdita di capelli
  • Debolezza delle unghie
  • Dolori muscolari
  • Problemi renali
  • Immunopatologie

Se pensi di avere alcuno di questi disturbi funzionali o sei interessato a valutare lo stato di performance del tuo sistema di risposta e adattamento potrebbe essere questa l’occasione per prenotare una visita.

Come si tratta questa sindrome?

Ad oggi, purtroppo non esistono terapie specifiche per curare i disturbi legati al Long Covid Sindrome, quindi si deve cercare, per quanto possibile, di alleviarli, risalendo alle cause e trovando soluzioni personalizzate per ogni paziente.

Le terapie devono prevedere un approccio sistemico integrato:

  • Biofeedback respiratorio
  • Recupero della sincronia del sistema nervoso Autonomo
  • Recupero della variabile HRV, gold standard per la misura della disautonomia, e della circadianità del ritmo HPA
  • Gestione del dolore e sintomi vaghi, MUS
  • Analisi del food recorder, introito energetico, diete alimentari per riprendere peso o massa muscolare o al contrario, per perdere peso, grasso intramuscolare e addominale
  • Supporto di coaching o psicologico per coloro che presentano stress post-traumatico
  • Esercizi di riabilitazione fisica

Prenota ora una visita personalizzata per la definizione della terapia a te più adatta.

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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