Una delle tecniche per fronteggiare lo stress che da buoni risultati è la meditazione, Mindfulness.-

Nel 1979 il professor Jon Kabat-Zinn ha fondato la Mindfulness Based Stress Reduction Clinic. Da allora la Mindfulness è diventata un campo di studio riconosciuto, con esiti positivi sulla riduzione dell’ansia, lo sviluppo della resilienza, sopportazione del dolore fisico, un ottimo modo per tenere sotto controllo lo stress.

Cos’è la Mindfulness?

E’ una forma di consapevolezza che ci aiuta a non giudicare i nostri sentimenti e giudizi, vuole dire riconoscere cosa sta succedendo in ogni momento nel nostro presente sempre senza dare un giudizio, come un osservatore esterno.

Quali sono i benefici? Ci aiuta a focalizzare il presente e sviluppare calma e concentrazione.

Durante la meditazione la mente tende a “perdersi” bisogna sforzarsi per recuperare l’attenzione, e questo è un ottimo esercizio per imparare a cambiare il centro dell’attenzione, utile quando si hanno preoccupazioni e bisogna interrompere un circuito.

La Mindfulness aiuta a essere consapevole dei propri pensieri, identificare quelli stressanti o negativi e imparare a spostarli dall’attenzione anche quando non si medita.

Tutto questo aumenta la capacità di concentrazione e la consapevolezza dei sentimenti, condizioni indispensabili per reagire allo stress senza ingigantire i problemi.

Non tutti sono preparati a fare una buona meditazione ai primi tentativi, se crea ansia da rilassamento, bisogna iniziare con sezioni brevi, con esercizi dolci e seguendo alcune regole e passaggi:

L’esercizio principale è la respirazione, bisogna ritagliarsi dei momenti nella giornata, in un posto tranquillo, per fare pratica senza essere interrotto.

  1. sedersi in una posizione comoda non rigida ma che ti permetta di essere vigile.
  2. percepisci le tue sensazioni, senti i rumori e suoni intorno a te, le sensazioni del corpo, i pensieri che vagano nella testa. Lasciali liberi, che vadano e vengano, non ignorare le “immagini “ che si presentano.
  3. concentrati poi sul respiro, sul ritmo, la potenza percepisci come inspiri e come espiri.
  4. se la mente scivola e scappa dal momento presente, capita, riportala indietro concentrati ancora sul respiro, sul tuo corpo sulle sensazioni che percepisci, continua per circa 7-10 minuti per iniziare, dopo con calma e gentilezza apri gli occhi.

 Non bisogna sforzarsi di fare correttamente la meditazione, lascia che ogni momento scorra come deve scorrere.

Anche una breve sezione, se fatta con regolarità, aiuta a raggiungere un certo allenamento a mantenere la calma e a essere consapevoli dei sentimenti e delle sensazioni.

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

In questi giorni si sente molto parlare di Long Covid Sindrome, sai come identificarla?

La sindrome Long Covid Sindrome, o post Covid, è un insieme di disturbi e manifestazioni cliniche, sintomatologie post-virale che si presentano dopo dodici settimane della sospetta infezione e che può debilitare una persona sotto molti aspetti anche per parecchie settimane dopo la negativizzazione della risposta al virus, e cioè dopo la guarigione e la conseguente eliminazione del virus dall’organismo.

Il Long Covid Sindrome colpisce uomini e donne di ogni età, ma l’età più esposta secondo tutte le statistiche è soprattutto dai 50 ai 69 anni.

Quali sono i sintomi del Long Covid Sindrome?

I sintomi del Long Covid Sindrome possono interessare anche diversi organi, diventando una sindrome sistemica, che compromette la capacità di adattamento dell’individuo.

Non è ancora chiaro se questi sintomi sono causati direttamente dal virus o se sono provocati dallo stress o dal trauma dell’infezione come conseguenza del processo infiammatorio.

Il sintomo sicuramente più diffuso del Long Covid Sindrome è la stanchezza, seguito dalla perdita del gusto e dell’olfatto.

Un altro sintomo riportato molto frequentemente è la nebbia mentale”; problemi di memoria e di concentrazione in aggiunta alla costante sensazione di stanchezza mentale.

Dal punto di vista scientifico questa condizione è nota come “encefalomielite mialgica” o “sindrome da stanchezza cronica”, che in molti casi si manifesta proprio in seguito ad una infezione. I meccanismi alla base dello sviluppo di questa condizione, però, non sono ancora del tutto chiari.

Difficoltà ancora maggiori sono poi riscontrate da chi deve imparare a gestire malattie croniche preesistenti con tutti gli altri sintomi del Long Covid Sindrome; la risposta virale in molti casi ha accelerato la progressione delle patologie e morbilità già in corso, peggiorando il decorso con manifestazioni comuni come:

  • Vertigini
  • Mal di testa
  • Difficoltà nel sonno
  • Respiro corto
  • Palpitazioni e battito irregolare
  • Sintomi neurologici come ansia o stress
  • Dsturbi gastrointestinali, cardiovascolari e metabolici
  • Intolleranza ortostatica (salta la regolazione cardiovascolare, onda THM)
  • Iper-sudorazione
  • Eritemi cutanei
  • Perdita di capelli
  • Debolezza delle unghie
  • Dolori muscolari
  • Problemi renali
  • Immunopatologie

Se pensi di avere alcuno di questi disturbi funzionali o sei interessato a valutare lo stato di performance del tuo sistema di risposta e adattamento potrebbe essere questa l’occasione per prenotare una visita.

Come si tratta questa sindrome?

Ad oggi, purtroppo non esistono terapie specifiche per curare i disturbi legati al Long Covid Sindrome, quindi si deve cercare, per quanto possibile, di alleviarli, risalendo alle cause e trovando soluzioni personalizzate per ogni paziente.

Le terapie devono prevedere un approccio sistemico integrato:

  • Biofeedback respiratorio
  • Recupero della sincronia del sistema nervoso Autonomo
  • Recupero della variabile HRV, gold standard per la misura della disautonomia, e della circadianità del ritmo HPA
  • Gestione del dolore e sintomi vaghi, MUS
  • Analisi del food recorder, introito energetico, diete alimentari per riprendere peso o massa muscolare o al contrario, per perdere peso, grasso intramuscolare e addominale
  • Supporto di coaching o psicologico per coloro che presentano stress post-traumatico
  • Esercizi di riabilitazione fisica

Prenota ora una visita personalizzata per la definizione della terapia a te più adatta.

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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