BIOHACKING!!! Impariamo a conoscerci!

Mi sono interessata da poco a questa modalità di approccio ai cambiamenti che potenziano la nostra performance, integrando diverse tecniche. Biohacking è una parola nuova per descrivere una metodologia di lavoro che migliori lo stato di salute grazie alla capacità di modulare l’espressione di specifici geni.

Questa metodologia potrebbe diventare il vero ponte di collegamento fra Genetica ed Epigenetica

In parole semplici, il biohacking è il processo di apportare modifiche allo stile di vita al fine di “hackerare”, dal verbo inglese “to hack” che significa modificare, trovare una scorciatoia, e nella biologia del corpo, grazie allo studio della biochimica e della fisiologia, apportare modifiche allo stile di vita al fine di ottenere risultati positivi a lungo termine.

Questi cambiamenti possono essere semplici come   i cambiamenti nella dieta che migliorano il funzionamento del metabolismo. Può essere supportato con la tecnologia che con i trackers (particolari orologi o cronometri che sono in grado di monitorare variabili fisiche) aiuta a monitorare e regolare i dati fisiologici. Oppure può essere estremo con l’ingegneria genetica. Le possibilità sono infinite, ma sono tutte radicate nell’idea che possiamo cambiare il nostro corpo e il nostro cervello ed il dialogo che c’è tra loro per   migliorare la propria salute in forma preventiva.

Alcuni esempi: Lo studio di come il nostro corpo assorbe le lunghezze d’onda della luce e di come queste lunghezze d’onda attivano la risposta della melatonina ed il rapporto con il recupero notturno.

Perché? Perché la luce è un segnale per iniziare a generare l’ormone del sonno, la famosa Melatonina, o sopprimerla; La Melatonina è uno dei migliori antiossidanti naturali prodotti dall’organismo e un ritmo di liberazione sfasato della melatonina causa disturbi del sonno, degenerazione maculare prematura e altri disturbi cronici. L’inquinamento luminoso è una delle principali cause dei disturbi del sonno

Cosa possiamo fare? possiamo usare un elemento interruttore, con delle lampade particolari o un occhiale che filtra lo spettro blu della luce che raggiunge gli occhi dopo il tramonto, risparmiando a noi stessi la risposta irregolare della melatonina e regolare così il ritmo circadiano sonno-veglia.

Questo quindi è un perfetto esempio di biohack per salvarci dall’inquinamento luminoso proveniente da schermi TV, luci a LED, schermi per laptop, cellulari, schermi mobili, ecc.

Questo tipo di biohacking sarà necessario ancora di più in futuro a causa del ritmo e stile di vita che sta cambiando purtroppo in modo non fisiologico.

Altro esempio lo possiamo inserire nel contesto dell’allenamento o della dieta con un programma nutrizionale adatto a gestire al meglio l’equilibrio tra la nostra genetica e l’influenza a volte negativa dell’ambiente o delle nostre abitudini alimentari.

Biohacking è il cambiamento personale per diventare la migliore versione di se stesso.

Dunque, è essenziale identificare come i cibi, i pensieri, i movimenti fisici incidono nel quotidiano e modificarli se necessario per cercare di rispettare i quattro pilastri della salute:

  1. Nutrizione. Integrazione
  2. Esercizio fisico
  3. Gestione e recupero dello stress
  4. Sonno

Dott.ssa Maria Laura Pastorino

  • Biologo Nutrizionista
  • Fitness coach
  • Medicina sistemica- PNEI

 Sono biologa nutrizionista specializzata nella Medicina Sistemica, nella Neuroendocrinoimmunologia, nel rapporto tra lo stress il sistema di reazione e tutti i cambiamenti nella composizione corporea che questo comporta.

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